
Casa Bianca è situata a Gries, quartiere residenziale di Bolzano, è caratterizzato da un’edilizia di media densità, con edifici di due o tre piani fuori terra, sviluppatasi nel corso del Novecento con il frazionamento dei vigneti che un tempo circondavano il convento benedettino. Tuttora, ampie tracce di questi vigneti sono presenti all’interno del tessuto urbano, arricchito da un mix architettonico di ville e palazzine signorili in stile neoromanico e neogotico, insieme a costruzioni più recenti e importanti testimonianze rurali. Questo contesto, tra i più rilevanti di Bolzano, si distingue per la cura dei giardini privati e delle recinzioni.
Il progetto di Casa Bianca nasce dalla demolizione e dall’ampliamento di un edificio esistente, con i nuovi allineamenti che hanno guidato l’inserimento del corpo di fabbrica nel lotto. La sfida era realizzare un’architettura contemporanea in un contesto consolidato, reinterpretando le preesistenze. La facciata principale su via Segantini dialoga con la città attraverso una composizione seriale delle aperture, l’uso dell’intonaco bianco, un basamento a fasce orizzontali e una partizione dei serramenti, richiamando esplicitamente i prospetti tradizionali del centro cittadino.


Le altre facciate presentano un’articolazione differente, adattandosi alla forma irregolare del lotto e all’orientamento solare. L’edificio rispetta le normative Casa Clima, sia per l’uso di materiali naturali nelle coibentazioni sia per la composizione generale. Il lato nord, quasi privo di aperture, funge da muro cieco, mentre il lato sud è dotato di ampie finestre e un sistema di tende mobili per ottimizzare l’irraggiamento solare nei mesi invernali e controllarlo durante quelli estivi. Il lato ovest, invece, è caratterizzato da terrazze e da un portico in ferro a tutta altezza, con un vano scale esterno chiuso da una griglia in legno.
Il progetto prevede un leggero arretramento tra il prospetto principale e la parte sud, evidenziato dal cambiamento dei materiali di facciata, che passano al legno al piano terra e allo zinco-titanio ai piani superiori. Questo cambiamento segna l’innesto tra i due volumi dell’edificio, uno più alto e uno più basso, quest’ultimo chiuso da una grande terrazza e modellato in forma triangolare per seguire l’andamento del lotto.


La facciata ventilata è realizzata in pino vaporizzato, mentre lo zinco-titanio, posato con aggraffatura angolare, crea un disegno a linee orizzontali. I davanzali, terrazzi e pavimentazioni esterne sono in serpentino Valmalenco, tagliato a piano sega. La recinzione in cemento armato faccia a vista, con finitura bocciardata, accentua la texture granulare conferendole l’aspetto di pietra artificiale.
Le sistemazioni esterne sono progettate per massimizzare la permeabilità del suolo. L’area di sosta è stata realizzata con prato carrabile e sono stati conservati due cipressi preesistenti. Una rampa verde garantisce l’ingresso di luce naturale al piano interrato sul lato ovest dell’edificio. L’intero perimetro è definito da una soletta a sbalzo rivestita in zinco-titanio, elemento di ispirazione razionalista che evidenzia la singolarità di Casa Bianca nel contesto urbano.


DISEGNI TECNICI


Incarico
Progetto preliminare, definitivo, esecutivo e direzione lavori
Collaboratori
Progetto strutture: ing. Hannes Hepperger, Bolzano
Progetto impianti termoidraulici e verifiche Klima Haus: ing. Josef Reichhalter, Bolzano
Impresa di costruzione: Enzio Bagalà, Caldaro (BZ)
Commitente
Privato
Fotografie
Delio Bartolucci Boyle