Serra di Villa Gallarati Scotti – Vimercate (MB) | Studio Architetto Lorenzo Berni

L’intervento di “Restauro Conservativo e riqualificazione funzionale” dell’edificio serra della Villa Gallarati Scotti fa parte dei lavori di recupero dell’intero complesso che sono stati iniziati nell’anno 2007.

L’edificio è composto da un corpo di fabbrica monoblocco a forma rettangolare con un grande deposito a doppia altezza, due sale laterali(una delle quali a doppia altezza) e un lungo corridoio di servizio su due livelli a Nord. Si trattava di muratura portante mista di mattoni e pietra con strutture orizzontali in legno rifiniti con controsoffitti in cannucciato intonacato a calce, copertura in legno e manto di coppi, con canali e pluviali in rame; pavimenti interni in cotto, eccetto il corridoio di servizio in acciottolato, al primo piano l’assito di legno strutturale dei solai svolge anche la funzione di superficie calpestabile. Le pareti sono finite con intonaci di calce nei locali interni e decorate con cornici e altorilievi nelle superfici esterne. I davanzali e gli elementi decorativi delle colonne di facciata sono in pietra arenaria. I serramenti interni ed esterni sono in legno di larice rosso e presentano composizioni pregiate, in particolare quelli presenti sulla facciata lungo il prospetto Sud. Sono in avanzato stato di degrado e sono attualmente coperti da una ondulina traslucida.

Il progetto ha un’impostazione conservativa, che non intende snaturare la spazialità dell’edificio esistente. Tutti gli interventi previsti, tanto le piccole rimozioni come le aggiunte di nuova costruzione, sono stati realizzate con sistemi costruttivi a secco e si sono limitati al minimo indispensabile per adattarlo alle esigenze della vita contemporanea: accessibilità, ventilazione ed igiene.

Le opere del corpo di fabbrica della serra hanno previsto l’inserimento di una sala conferenze affiancata all’attività già presente all’interno degli spazi di villa Gallarati-Scotti con il restauro conservativo delle superfici verticali ed orizzontali, in particolare degli intonaci interni, dei solai in legno, dei pavimenti in cotto e in ciottoli, come degli elementi in legno che funzionavano come supporto dei vasi all’interno della serra preesistente. Sono state inoltre restaurati la volta e i soffitti integrando le lacune mediante l’utilizzo dello stesso metodo costruttivo.

Progettisti: arch. Lorenzo Berni (progettista resp.), arch. Marco Segantini, arch. Stefano Teo Fabbris e arch. Laura Rosales.