Restauro di Cascina Erbatici Chateauform. Premio Viessmann 2012: Progettare la Riqualificazione Efficiente
Cascina Erbatici è una grande complesso agricolo, in cui funzioni e tipologie in trecento anni di storia si stratificano, tavolta si annullano. La casera, le case dei salariati, il forno, la cappella, le stalle, le porcilaie, la scuderia, il mulino, i fienili, i depositi delle granaglie, le camerate per le mondine, si sono trasformate in un centro di formazione aziendale con 69 camere, 14 aule,sale riunioni di varie dimensioni e servizi (reception, sale di intrattenimento, salotti, sale ristorante, bar, cucine, spazi e locali per il tempo libero, appartamento del direttore).
Il filo rosso del progetto è stato preservare l’eredità più profonda dei cortili agricoli, quella della convivenza e, per quanto possibile, dei ritmi tranquilli e del dialogo con il paesaggio e l’habitat.
Il progetto, che copre una superficie di 5500mq, ha coinvolto tutti gli edifici della cascina e non ha potuto non tenere conto della rilevanza ambientale dell’intero complesso, immerso in una campagna completamente riplasmata dalla fatica umana, i filari dei pioppi, le risaie,i campi geometrici, i canali,le roggie, gli alti argini dei corsi di tre fiumi.
Gli ambienti creati, differenziati e flessibili, sfruttano la struttura esistente mantenendone il valore documentario di cultura materiale. I nuovi percorsi verticali rispettano le normative di sicurezza più restrittive per una nuova struttura turistico alberghiera. Molte delle scelte progettuali adottate sono state pensate in relazione alla facile gestione, manutenzione, flessibilità ed espandibilità degli impianti e la massima razionalizzazione del sistema distributivo.
Le nuove funzioni sono pensate in modo da non stravolgere le peculiarità di ogni singolo edificio, sfruttandone al meglio le particolarità morfologiche e tipologiche.
Murature portanti, pilastri in laterizio e travature in legno o in ferro sono stati recuperati attraverso raffinati interventi di consolidamento strutturale e di conservazione dei materiali. Le murature del piano terra sono state risanate dall’umidità di risalita, tramite vespai ventilati, intonaci di calce idraulica e contro-pareti dotate di intercapedine ventilata naturalmente.
Le facciate hanno subito semplici operazioni di manutenzione e conservazione in modo da non corrompere l’identità della muratura, delle cromie delle facciate e non turbare l’equilibrio dei manufatti. Tutte le coibentazioni sono state applicate all’interno per conservare i caratteri formali degli edifici.
Il risanamento energetico dell’involucro edilizio esistente ha permesso di non demandare all’efficienza impiantistica il benessere microclimatico: sulla base dell’orientamento e del clima locale, le prestazioni energetiche delle chiusure verticali ed orizzontali sono state migliorate mediante coibentazione termica e ventilazione naturale delle coperture, limitando il surriscaldamento attraverso brise soleil in legno, eliminando i ponti termici e sostituendo i serramenti con infissi dotati di vetri isolanti basso emissivi. Tutta la produzione di energia e demandata ad una centrale a biogas posta in una limitrofa cascina, centrale alimentata dai liquami di un allevamento di suini.
L’isolamento acustico di camere, corridoi e spazi comuni è stato effettuato mediante massetti isolanti desolarizzati, controsoffittature fonoassorbenti e tramezzature interne costituite da una doppia struttura in cartongesso indipendente.
Il progetto è risultato vincitore del Concorso di idee 2012 Wiessmann Progettare la Riqualificazione Efficiente.
Progettisti: arch. Lorenzo Berni (progettista resp.), arch. Marco Segantini, arch. Andrea Costa, arch. Gaetano Berni, arch. Fabio Dacarro, arch. Carolina Vecchioni, arch. Stefano Teo Fabbris, arch. Barbara Airoldi, arch. Filippo Selis e arch. Oriella Innamorato.
Photo by Dario Fusaro.